8월 15일은 광복절입니다

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Oggi è festa in tutta la Corea e sottolineo TUTTA perché è realmente così. Quella di oggi è una giornata che unisce entrambe le Coree ed è l’unica festa nazionale che festeggiano contemporaneamente. Il motivo è assolutamente comprensibile ed è da ricercare nella storia, in un giorno particolare della storia del XX secolo: il 15 agosto 1945 la Corea conquista la sua libertà dopo 35 anni di dominio giapponese.

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Quella della Corea è una storia travagliata e costellata da innumerevoli invasioni e dominazioni. Ciclicamente la penisola coreana è stata oggetto di conquista e contesa, brutalmente violata e sottomessa alle grandi potenze sia territoriali che militari e politiche che la circondano.

Tra i tanti, quello che il popolo coreano vive tra il 1910 e il 1945 è senza dubbio uno dei periodi più bui e dolorosi di questa storia complicata. La colonizzazione giapponese ha attuato in 35 anni di dominio un vero e proprio piano di annientamento, l’obiettivo era proprio quello di annullare il popolo coreano impedendo di fatto qualunque sviluppo politico, economico, militare e culturale. I nomi coreani venivano trasformati in nomi giapponesi, la lingua insegnata era quella giapponese, i commerci erano monopolizzati, i vecchi testi venivano tradotti e quelli nuovi nascevano già in lingua giapponese, le donne rese schiave al servizio dell’impero per assecondare bisogni sessuali e durante la seconda guerra mondiale moltissimi giovani coreani dovettero entrare nell’esercito giapponese e combattere per una nazione che era l’emblema della loro fine come popolo.

Ma la seconda guerra mondiale tra le tante atrocità si porta dietro anche lo scenario vergognoso delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki. Gli alleati sconfiggono il Giappone e la Corea ritrova la sua libertà. Qui ci sarebbe da aprire un altro capitolo domandandosi se realmente è una libertà ritrovata, perché gli alleati in modo ancor più subdolo hanno strumentalizzato la successiva storia coreana, ma questa è un’altra storia e ne parleremo magari in un altro momento.

Il popolo coreano è un popolo molto orgoglioso che sempre ha cercato con tutte le forze di rivendicare la proprio identità e ne sono una chiara dimostrazione tutti i movimenti indipendentisti che hanno sfidato gli invasori e in cui gli attivisti hanno lottato andando incontro alla prigionia, alla tortura e alla morte. Uno fra tutti è ricordato in un’altra festa nazionale “삼일절” il 1 marzo.

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Proprio questo orgoglio emerge anche dal nome che in Corea del Sud viene dato alla ricorrenza di oggi: 광복절 ” il giorno del ritorno della luce” e la chiave di lettura sta proprio nel RITORNO, è una libertà ritrovata, un’indipendenza riconquistata col sudore e il sangue piuttosto che un’indipendenza fondata. In Corea del nord invece il nome di questa festa è 조국해방의 날 che letteralmente significa “il giorno della liberazione della patria”.

Independence_Hall_Performance2.jpgphotocredit Korea.net

Quello che in Corea del sud viene ulteriormente legato a questa festa è la fondazione il 15 agosto del 1948 della Repubblica e quindi è comprensibile quanto sia importante. Tanto importante che oggi per le strade della nazione è possibile vedere veramente in ogni dove il simbolo a loro più caro, la regina 태국기 ovvero la bandiera della Corea del sud protagonista indiscussa di celebrazioni, esibizioni e manifestazioni. L’ appuntamento più importante è sicuramente quello nell’indipendence hall al quale partecipa il presidente e durante il quale viene cantata la canzone inno della liberazione, 광복절 노래, nella commozione di chi ricorda, di chi ha perso un pezzo di vita, di chi ha sentito raccontare e di chi non vuole dimenticare.

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8월 15일은 광복절입니다!

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